Se siete alla ricerca di una gita impegnativa, ma che vi sappia regalare un panorama mozzafiato,
il Sasso Canale fa per voi!
Dall’alto dei suoi 2411 metri potrete godervi una vista unica su tutta la Val Chiavenna ma sopratutto sul ramo superiore del Lago Di Como.
Un’escursione da fare solo se siete ben allenati e che richiederà un po’ di sforzo, ma che una volta arrivati in cima ti ripaga con una vista semplicemente incredibile…
Il nostro percorso parte da San Bartolomeo dove abbiamo parcheggiato la macchina (ci sono una decina di posti auto in tutto) e dove c’è il primo cartello con indicati i tempi di percorrenza per tutte le escursioni in zona.
Si parte attraversando un bosco di castagni (consideratelo per una futura castagnata, perché il posto sembrava davvero pieno) in leggera salita per un chilometro e mezzo circa. Noi abbiamo fatto il sentiero in autunno e lo spettacolo di colori che ci circondava era maestoso, una celebrazione delle sfumature di giallo, rosso e arancione.

Finito il tratto nel bosco, in leggera salita ma mai impegnativa, si raggiunge l’Alpe di Mezzo, che è un gruppetto di case in mezzo al sentiero per arrivare in cima al Sasso Canale. Da qui è già possibile vedere l’anticima del Sasso Canale, mentre la cima rimarrà sempre coperta fino all’arrivo ed è impossibile vederla dal sentiero.
Ed è proprio da qui che parte la nostra traccia di Strava (probabilmente il GPS non riusciva ad agganciare il segnale nel bosco).
Qui ci sono altri segnali e frecce del CAI, che indicano il percorso. Attraversata un’ultima macchia di pini, il terreno inizia a farsi sempre più brullo e pietroso e questa sarà una costante fino al canalone sotto l’anticima.
Raggiunto il “bivacco del Cagnolino Rocco”, circa ad 1/3 del percorso totale, inizia a vedersi molto bene tutta la parte alta del Lago di Como e dall’altra parte la Val Chiavenna. E’ un ottimo punto panoramico per scattare fotografie, ma ovviamente noi siamo stati sfortunati causa foschia sul lago. Il panorama è comunque mozzafiato.

Dal bivacco, la salita inizia a farsi via via più impegnativa e ripida, finchè non si arriva alla parte più difficile di tutto il percorso, ovvero il canalone che porta direttamente all’anticima.
C’è da dire che se fino ad adesso il percorso è ben segnalato, qui i segnali a volte si perdono e non è sempre immediato trovare la strada da seguire. Questa parte oltre ad essere molto ripida è caratterizzata anche dalla presenza di uno strato roccioso molto friabile e polveroso.
⚠️ A me è capitato che alcune pietre scivolassero sotto i piedi, quindi fate molta attenzione e percorretelo senza fretta ⚠️

L’anticima (che in realtà pensavamo fosse la meta finale) è composta da un ripetitore con pannelli solari: non ci siamo fermati più di tanto perché è molto scoperta e soffiava un forte vento, per questo abbiamo subito ripreso il cammino per la cima vera e propria.

Si scende di alcuni metri e si costeggia la parete facilmente, per poi risalire fino a raggiungere un crocifisso metallico appena sotto la cima vera e propria. L’ultimo tratto è un po’ scoperto, ma niente di impossibile.
Dalla cima si gode di una vista maestosa su tutta la parte superiore del Lago di Como e la Val Chiavenna. Se la giornata è molto tersa e nitida la vista spazia fino al Monte Rosa, regalandovi la possibilità di una vista panoramica da ricordare!
