Durante lo scorso mese di Luglio ho percorso la Via Francigena francese in bicicletta, un tratto ancora oggi poco frequentato dai pellegrini che seguono il percorso fatto da Sigerico verso Roma. Eppure in questo tratto del pellegrinaggio troviamo moltissimi punti interessanti, sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista culturale.
Si parte dal mare, a Calais. L’emozione per me è stata forte perchè guardando il percorso che avevo pianificato la strada per Roma era così lontana (quasi 2000km) e impegnativa (avrei dovuto scavalcare le Alpi, cosa che non avevo mai fatto). La bici era carica e io pure: il viaggio in bicicletta poteva iniziare.

Prima di partire una doverosa precisazione. Una cosa che mi aspettavo (ma che non ho trovato) è stata la presenza di segnali o di indicazioni per il percorso della Via Francigena. Qui il tracciato esiste, ma per chi viaggia a piedi mentre per me che ero in bicicletta ho dovuto inventarmi una traccia da seguire. Potete trovare le tracce della Via Francigena in bicicletta che ho creato io sul mio profilo di Strava. C’è molto lavoro da fare per creare un percorso in bicicletta in Francia, ma sicuramente viene in aiuto la grande educazione degli automobilisti. Gli automobilisti francesi hanno niente a che vedere con quelli italiani. Qui nessuno vi suonerà infastidito per farvi da parte o supererà ad una spanna di distanza.
Lasciata la città di Calais, la mia strada mi ha portato nel cuore della campagna francese. La strada di per sé è caratterizzata da continui sali e scendi, molto divertenti da fare. Ho trovato le strade denominate con la lettera “D” (cioè le nostre strade provinciali o statali) molto sicure da pedalare.
La strada prosegue attraversando campagne coltivate e paesini fino alla prima grande città, Arras. Qui sembra di aver fatto un salto oltre il confine con il Belgio: lo stile fiammingo dei palazzi e del municipio mi ha riportato ad un viaggio fatto nel 2017 che vi ho raccontato su YouTube.

Superata la città di Arras, il giorno dopo mi sono aggiunto al gruppo del Road To Rome, con cui avrei pedalato per una settimana nella regione del Grand Est. In questi primi giorni mi sono veramente rilassato. Abituato come ero a fare tappe da più di cento chilometri e dormire in tenda, insieme al gruppo il mio viaggio sarebbe stato… un po’ più comodo. Per una settimana sono infatti stato ospite di strutture ricettive in parte anche legate alla Via Francigena. Ho conosciuto i volontari che curano questi posti, pronti ad accogliere viaggiatori in bicicletta e non, da tutto il mondo. Questi paesini sono il cuore pulsante della Via Francigena francese, che è ancora poco conosciuta ma grazie al lavoro di centinaia di volontari sono sicuro che diventerà sempre più nota e apprezzata.
Tra i miei paesi preferiti di quei giorni è impossibile non menzionare Laon. Situato in cima ad una collina, Laon è un paese medievale poco turistico ma davvero imperdibile se passate da queste parti. Abbiamo avuto la possibilità di visitare la Cathédrale Notre-Dame de Laon che dai suoi campanili ci ha fatto godere di una vista spettacolare sulla campagna circostante.

Dopo Laon la prossima grande città è Reims. La storia la fa da padrone in questa città: pensate che quasi tutti i re di Francia sono stati incoronati nella sua cattedrale, a partire dal 987. La Cattedrale di Notre-Dame di Reims è anche patrimonio mondiale dell’umanità e me la ricordavo bene perchè ero già passato da qui nel 2018 nel mio viaggio in bicicletta da casa a Parigi. Non mancano poi le vie della città che trasudano di storia sia antica che recente. La città è infatti stata teatro di numerosi scontri un secolo fa durante la prima guerra mondiale, vista la sua vicinanza con la linea del fronte tedesco. A mio parere anche Reims è una tappa da fare se state percorrendo la Via Francigena francese in bicicletta.
La mia parte preferita della Via Francigena francese in bicicletta
Oltre alla città in sé che è bellissima, un posto speciale nel mio cuore ce l’hanno i vigneti che abbiamo incontrato lungo il percorso. Dopo aver lasciato la città infatti il percorso dei giorni successivi è stato immerso nelle vigne delle decine di cantine che da secoli producono lo Champagne. Questo vino spumante tipico della Francia è originario proprio di questa regione e viene esportato in tutto il mondo. Non lo avevo mai assaggiato, ma in quei giorni ho fatto il pieno! Lungo il nostro percorso abbiamo avuto la fortuna di essere spesso ospitati dai comuni o gli enti turistici del territorio che ci hanno fatto degustare questa prelibatezza francese. Ah sì, ho provato anche le famose escargot (le lumache). Buonissime, da provare!

L’area di coltivazione dello Champagne è terminata all’incirca a Langres, dove mi sono separato dal gruppo del Road To Rome. Abbiamo fatto però in tempo a goderci anche questa splendida città dotata di una maestosa cinta muraria, che da una collina permette di dominare tutto il panorama circostante. Ogni città è a suo modo unica, ma non posso dimenticare anche le strade che ci hanno permesso di arrivarci. Nel caso di Langres, una bellissima ciclabile lungo la Marna, che abbiamo lasciato per percorrere una (ripida) salita che ci ha fatto arrivare nel cuore del centro storico.
Le città che si attraversano lungo la Via Francigena sono veramente speciali e spero che in futuro aiutino a sviluppare, tracciare e segnalare sempre di più questo cammino, per renderlo ancora più conosciuto ed apprezzato!

Fino a Langres il percorso è stato tendenzialmente pianeggiante. Certo, ho fatto qualche salita per raggiungere i centri storici delle città oppure per attraversare le colline dove viene prodotto lo Champagne. Tutto sommato però fino a qui il dislivello è stato quasi sempre trascurabile. Le vere salite infatti iniziano dopo Langres, quando ci si inizia ad avvicinare alle Alpi francesi.
L’ultima parte della Via Francigena francese, la più tosta
Ma andiamo con ordine. Dopo Langres sono arrivato a Besançon, bellissima città ben curata piena di palazzi storici. La parte vecchia della città è circondata dal fiume Doubs e sormontata dalla cittadella, una fortezza del diciassettesimo secolo che domina tutta la vallata. Il primo assaggio dei sali e scendi l’ho avuto però appena uscito dal centro storico. I primi dislivelli però durano poco, giusto il tempo di entrare nella valle del Lods. Lungo il fiume si passa da Ornans e Lods, due paesini pittoreschi, come tutti quelli che incontrerete nella vallata.

Lasciato l’ultimo paesino della valle la strada sale costantemente, con i tornanti che ci regalano una vista a picco sul fiume. Ho raggiunto infine Pontarlier, ultimo grande centro abitato prima del confine. Per raggiungerlo sono dovuto salire fino a 1000 metri sul livello del mare, la massima altezza toccata nei circa 1000km percorsi in Francia. Ci ero partito dal mare, a Calais, due settimane prima. Un ultimo sforzo che mi ha fatto salutare degnamente la Via Francigena francese.
Ero già passato durante i miei viaggi in bicicletta da alcune di queste città (Calais e Reims) ma per la maggior parte pedalare in Francia seguendo la Via Francigena è stata una vera scoperta. Dal mare, alla campagna francese, alle chiese, ai paesini pittoreschi fino ai grandi centri storici per finire ai piedi delle montagne. La Via Francigena è capace di entrarvi nel cuore, perchè vi permette di attraversare tutti questi luoghi con una meta e un obiettivo finale, che non finisce al confine.
Percorrere la Via Francigena francese in bicicletta significa avventurarsi in un territorio ricco di storia e panorami incredibili, da vedere una volta nella vita. Non vedo l’ora di raccontarvi tutta la mia avventura di più di 3000km percorsi quest’estate da Calais fino a Roma! Iscrivetevi al mio canale YouTube per non perderveli!