É finalmente iniziata la primavera e con lei le belle giornate che ci fanno venire voglia di prendere la bicicletta e andare a fare giri, magari stando via anche una notte. E siccome da qualche mese utilizzo, sia nella mia vita di tutti i giorni, sia nei miei viaggi le borse da bikepacking, in questo video vedremo insieme che cosa portare per un weekend in bikepacking!
Prima di iniziare spieghiamo brevemente che cos’è il bikepacking.
Il bikepacking è uno stile di viaggio molto semplice, con pochi bagagli e senza portapacchi. É viaggiare in bicicletta in modo minimale allo stato puro, per immergersi il più possibile nello spirito del viaggio, portando con se solo lo stretto necessario.
“Il bikepacking è minimalismo allo stato puro”
Devo ammettere che imparare a lasciare a casa il superfluo non è semplice.
Prima della partenza occorre entrare in “modalità viaggio” e cercare di capire in anticipo cosa è veramente utile e cosa no. E’ un esercizio che però è fondamentale fare prima di partire per un viaggio in bikepacking, perché come vedrete le borse hanno uno spazio limitato e ogni piccolo centimetro occupato conta.
Le borse da bikepacking sono pensate per adattarsi a qualsiasi telaio di qualsiasi bicicletta: moutain bike, gravel, bici da corsa, bici da cicloturismo fatbike e addirittura scatto fisso (come nel mio caso) senza l’ausilio di portapacchi.
Un’altra caratteristica del bikepacking è la ripartizione del carico su tutta la lunghezza della bicicletta. Contrariamente al cicloturismo, dove le borse (o comunque il carico più pesante) sono solitamente posizionate sul portapacchi posteriore, il bikepacking predilige la distribuzione su più zone. In questo modo la bici è più stabile e anche più aereodinamica.
Bene, la lezione teorica sul bikepacking è finita, passiamo alla pratica.
Che cosa porto per un weekend in bikepacking
Io utilizzo tre borse da bikepacking della BRN: una da manubrio, una da telaio e una da sella.
A queste tre borse da bikepacking, nel caso di viaggi più lunghi abbino uno zaino da 30 litri da sistemare su questo portapacchi posteriore, che contiene le cose più ingombranti, come ad esempio la tenda.
Potete già quindi notare che io non sono un “bikepacker” duro e puro… ma più un ibrido. Cioè già che uso una scatto fisso per fare bikepacking non mi fa rientrare in nessun categoria… ma ormai ci sono abituato.
Alla fine di febbraio ho deciso di fare un intero weekend solo con borse da bikepacking da Milano a Torino. Vediamo che cosa mi sono portato.
La borsa da manubrio (9 litri)

Nella borsa da manubrio da 9 litri metto il sacco a pelo e il contenitore delle barrette energetiche, dove in questo caso ho messo anche il caricatore da muro multiplo che adoro perché ha 2 uscite USB a 6 Ampere e una presa per un secondo caricabatterie. Metto questi oggetti nel contenitore delle barrette, perchè è un po’ rigido e mi permette di non ritrovarmi le barrette disintegrate.
Riempio i buchi restanti con quel che ci sta: un powerbank addizionale, la custodia della GoPro e una borsa per la biancheria sporca.
Sulla parte davanti della borsa c’è anche una corda elastica, molto resistente e rigida. Solitamente la uso per metterci al volo la felpa che mi tolgo durante la giornata. Oppure ci metto il gorillapod grande, per averlo sempre a portata di mano.
Nella taschina superiore con la zip (che non è grandissima) metto le schede di memoria per la macchina fotografica e la GoPro, che nelle loro custodie sono molto sottili. Sembrano fatte apposta per stare li.
Borsa da bikepacking “bonus”
Sempre sul manubrio trova posto una semplice borsa portaborraccia, per avere l’acqua sempre a portata. Io utilizzo quella della Decathlon: pagata pochissimo ed è sempre stabile. Ve la consiglio.
Borsa da telaio SLIM (4 litri)
Andiamo alla prossima borsa da bikepacking che è quella da telaio, versione slim, da 4 litri.

Montmartre, Parigi
Come tutte le altre borse da bikepacking è impermeabile e questo è un must (e anche una condizione minima) se viaggiate in bicicletta.
Personalmente mi trovo benissimo con questa borsa, tanto che (al contrario delle altre borse da bikepacking) la utilizzo anche nella vita di tutti i giorni.
Praticamente ormai ce l’ho sempre montata sul telaio
Dentro a questa borsa metto le cose che durante la giornata possono servirmi di più e che quindi devono essere a portata di mano.
Ad esempio il portafoglio con i documenti, il powerbank con i vari cavi di ricarica, un secondo caricabatterie da muro, gli occhiali da sole, una camera d’aria di scorta, le chiavi, la macchina fotografica, coltellino svizzero, la GoPro, un paio di barrette e… direi basta così.
Il lucchetto per stare sicuri in viaggio
Di fianco alla borsa, sul tubo verticale trova spazio il mio lucchetto da bicicletta pieghevole della BBB Cycling.
La cosa che apprezzo di più di questo lucchetto è che rimane compatto, occupa davvero pochissimo spazio, ma è anche molto resistente e sicuro. In perfetto stile bikepacking quindi.
La borsa da sella (16 litri)
E siamo arrivati alla parte più capiente di questo set di borse da bikepacking, ovvero la borsa da sella.
Piccolo consiglio: fate attenzione prima di partire che sia montata bene, visto che a me è capitato di non aver stretto bene fibbie e strap e quindi la borsa sbandava a destra e a sinistra… non proprio il massimo!

Dentro questa borsa da bikepacking, metto le cose che durante la giornata in teoria non dovrebbero servirmi e che quindi dovrei tirare fuori solo arrivato alla fine della giornata. Qui dentro alla borsa metto il mio cambio, ovvero maglietta a maniche corte e pantaloni della tuta. Poi l’accappatoio in microfibra (che metto dentro a questa sacchetta in plastica che uso da mettere sul piatto doccia), un cambio intimo quindi calze e boxer, una felpa molto pesante, e… basta così, anche perché non ci sta più niente.
Non porto ciabatte di cambio, ma nel caso il mio suggerimento è di metterle sui due lati bloccate con le fibbie che chiudono la borsa. Infine sul rack elastico sopra alla sella metto il kway, che rimane a portata di mano.
Nonostante il poco spazio a disposizione c’è stato davvero tutto quello di cui avevo bisogno per un weekend o un viaggio di due giorni in sella. Va precisato che non è un viaggio in autonomia, perché per esserlo dovrei anche portare con me una tenda e altra attrezzatura da campeggio che richiederebbe una riorganizzazione totale degli spazi e di che cosa mi porto.
Da ultimo, visto che fa anche lui parte dell’attrezzatura, parliao dell’abbigliamento che indosso.
Per questo viaggio che ho fatto a febbraio, ho indossato una maglietta termica e sopra la mia maglietta della DotOut che adoro perchè è leggera, traspirante e sopratutto mi fa sembrare più magro di quello che sono. Sopra infine metto una felpa comoda del mercato… niente di così supertecnico insomma.

Anche i miei pantaloncini sono della DotOut, serie STRIPE per la precisione. Adoro anche loro perchè hanno un fondello comodissimo. Io ci ho passato anche dodici (12!!) ore consecutive in sella e non ho sentito dolori… spaziali!! Sopra metto un pantalone lungo della tuta con delle tasche.
La restante parte dell’attrezzatura è occupata dalla GoPro Hero 5 Session che si trova sul manubrio e che registra il timelapse della giornata, affiancata dal mio ciclocomputer e dalla luce della Fenix Light (della quale ho fatto una recensione, che vi metto qui)
Ho imparato sulla mia pelle che un’attrezzatura di qualità può davvero fare la differenza non solo durante i viaggi ma anche per le tratte di breve percorrenze. Seguendo questo link trovate la mia attrezzatura, che utilizzo per le mie avventure in bicicletta.