E’ la domanda che mi fanno tutti. Ogni. Singola. Volta
Dopo che hanno esclamato un sonoro “Ma sei pazzo!?”, viene di conseguenza questa domanda:
”Ma perché viaggi in scatto fisso?”
In realtà la mia risposta è molto semplice: ho iniziato così per caso, perché era l’unica bicicletta che avevo a disposizione. E da li ho continuato ad utilizzarla, senza fare troppo caso al fatto di essere forse uno dei pochi al mondo che viaggia in fixed.

Sono partito piano e soprattutto “in piano”, con il mio
primo vero viaggio da Colonia ad Amsterdam.
E da li mi sono piano piano appassionato sempre di più. E soprattutto abituato.
Al di la dei viaggi infatti, uso la mia scatto fisso Orangina ogni giorno, per
andare a lavoro o per uscire alla sera… per me adesso risulta quasi strano non
avere il pignone fisso e avere la ruota libera!
Attenzione però, non è stato tutto rose e fiori! Ci sono giorni in cui odio andare in scatto fisso… soprattutto durante i miei viaggi, dove tutto diventa più pesante e impegnativo.

La prima volta in cui ho avuto l’impulso di lasciare perdere e di passare ad una bicicletta normale è stato durante il mio viaggio da Colonia a Londra, quando in Belgio mi sono trovato a pedalare nella Vallonia (famosa per i suoi continui sali e scendi e valli, da qui il nome). Quella volta mi sono trovato ad affrontare la tappa più lunga del viaggio (150km), con la bici carica, fortissimo vento contrario e sotto un diluvio incessante che ha fatto vacillare non di poco la fedeltà alla mia bicicletta. Mi sono sentito frustrato. Per la prima volta ho vissuto quel giorno quasi in agonia, con gli occhi fissi su quanti chilometri mancassero alla meta finale.
Ma sapete la cosa bella? Ce l’ho fatta. Da solo, senza aiuti!
Dopo quella giornata è stato tutto un po’ in discesa. Sia nel vero senso della parola (con le tranquille pianure delle fiandre) sia metaforicamente, perché sentivo che da quel giorno avrei potuto fare di tutto… Mi sentivo invincibile!
Quella giornata è stata una svolta. Mi ha fatto capire che oltre al viaggio posso affrontare alcune sfide… che voglio vincere.

La scatto fisso mi ha insegnato tanto.
Anche se non sono mai stato bravo a scuola, lei è stata un’ottima maestra: da lei ho imparato molte cose.
Se la bicicletta, come mezzo, mi è servita a rendermi più autonomo, indipendente e a farmi viaggiare tra città e nazioni diverse, la scatto fisso ha creato in me una competizione per spingermi sempre più in la e osare qualcosa che nessuno ha mai provato a fare nella storia.
Da qui nasce l’idea di viaggiare per i paesi del mondo in scatto fisso e unire questa mia passione alla voglia di fare qualcosa di unico.