Spesso si sente parlare di Danimarca e Copenhagen come il paradiso dei ciclisti, molto più di Amsterdam. Ma perchè Copenhagen è la città più bike friendly del mondo?
Si stima ci siamo 675.000 biciclette e solo 120.000 automobili nella città di Copenhagen. Questo vuol dire che il numero delle biciclette supera di più di cinque volte quello delle auto. Certamente un dato sorprendente, ma che
non stupisce più di tanto la città di Copenhagen. Nel 2016 infatti sono state più le persone a spostarsi in città in bicicletta che quelle in macchina.

Bastano questi dati a spiegare perchè Copenhagen è la città più bike friendly del mondo? Abbiamo già parlato del perché in Danimarca tutti utilizzano la bicicletta, ma in questo articolo andremo ad analizzare più nel dettaglio la città di Copenhagen.
I DATI
Circa un terzo degli spostamenti all’interno della città di Copenhagen vengono fatti in bicicletta, come anche il 62% dei tragitti da casa a lavoro o da casa a scuola. Ogni giorno i ciclisti di Copenhagen coprono 1,4 milioni di km, con un incremento del 22% dal 2006. Non sono solo aumentati però i ciclisti; infatti è anche aumentato il senso di sicurezza sulle strade, dal 53% al 76% negli ultimi 10 anni (fonte: World Economic Forum).
I BENEFICI ECONOMICI DELLA BICICLETTA
I massicci investimenti fatti dal governo della capitale danese ha portato diversi tipi di benefici, sia ambientali che economici. Andare in bici è una forma di esercizio fisico che migliora i muscoli, la densità ossea e la salute cardiovascolare.

Una migliore salute dei cittadini riduce la spesa del governo per prendersi cura dei propri cittadini. Si stima che ogni volta che una persona pedala per 1km nella città di Copenhagen, il governo risparmi 4,80 krone (circa 0,75€). Se poi quella persona sceglie di spostarsi in bicicletta anziché in macchina, il guadagno arriva a 10,09 krone (1,55€ circa). E con 1,4 milioni di km pedalati ogni giorno, il beneficio per le casse pubbliche si aggira tra 1,05 e 2,17 milioni di euro ogni giorno.
La stima di questi guadagni arriva da diverse fonti come ad esempio la riduzione del traffico all’interno della città o la riduzione di assenze per malattia. Ma la Cycling Embassy of Denmark (un’associazione di organizzazioni pubbliche e private che promuovono il ciclismo) afferta anche che la bicicletta fa bene ai negozi. Circa un terzo (32%) di tutti
gli acquisti fatti sulle “high street” della città e nei supermercati sono stati fatti da persone arrivate in negozio in bicicletta. E la percentuale aumenta ancora nei sobborghi di Copenhagen.
INVESTIMENTI CONTINUI
Tutti questi dati sono molto eccitanti certo, ma non sono arrivati per caso. È dal 2005 che la città investe nelle infrastrutture per i ciclisti (più di un miliardo di corone, circa 155 milioni di euro).

Ma la città di Copenhagen non intende fermarsi qui. Anzi spera che sempre più danesi inizino ad utilizzare di più la bicicletta. E anno dopo anno i risultati non tardano ad arrivare.
UN MODELLO DA IMITARE
Molte altre città stanno cercando di copiare il modello di Copenhagen: come Parigi, che in vista delle Olimpiadi del 2024 investirà 350 milioni di euro per potenziare le infrastrutture dedicate alle biciclette. Anche in Oriente ci si aspetta un ritorno in voga della bicicletta. La Cina scommette forte sulla mobilità a due ruote, come nella città di Xiamen, dove ha costruito una ciclabile rialzata lunga 7,6km (la più lunga del mondo).
E indovinate un po’ da dove provenivano gli architetti che l’hanno progettata? Esatto, proprio dalla Danimarca. Coincidenze?
E in Olanda, la patria per eccellenza dei ciclisti? Beh, il governo sta pensando di vietare l’utilizzo del cellulare in bicicletta…