Il mese di Marzo passato in lockdown per noi sognatori e viaggiatori in bicicletta è stato davvero impegnativo. Ma non tutti nel mondo sono costretti a casa: Omar Di Felice ad esempio ha portato a termine una nuova impresa di ultracycling in Mongolia!
Omar Di Felice lo scorso inverno ha terminato con successo un’impresa mai tentata prima d’ora: la traversata del deserto del Gobi in Inverno. Una sfida per molti impossibile sulla carta. E per “sulla carta” intendo proprio scritta di pugno da niente meno che da Reinhold Messner, che aveva decretato la traversata del deserto del Gobi in inverno come impossibile.
Quella del campione di ultracycling romano con alle spalle tante sfide e risultati importanti, sia a livello italiano che a livello mondiale, è stata un’avventura che ho seguito passo passo. Ho avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere insieme a lui, dove mi sono fatto raccontare come ha fatto a portare a termine questa impresa.
Con Omar abbiamo parlato di tutto il viaggio, che è stato costellato di insidie. Dalla tribolata partenza, con un brutto incidente in auto avvenuto pochi giorni prima di prendere l’aereo che l’avrebbe portato in Mongolia, agli ostacoli dovuti alla quarantena temporanea imposta dal governo, fino all’arrivo ad Ulan Bator dopo aver completato 2271km con temperature fino a -20°. E questo è solo per darvi un’assaggio dell’impresa ultracycling di Omar Di Felice in Mongolia. Ma non è tutto.

“Il freddo? Non è stata quella la sfida più grande del viaggio”
Come racconta Omar stesso, la sfida più grande è stata rappresentata non tanto dal freddo quanto dal forte vento contrario, che in un’occasione lo ha fatto pedalare solo 32km in 3 ore e 50! E poi la sabbia, il panorama sempre uguale per chilometri e chilometri che non accenna a cambiare e che il cervello associa più al caldo del deserto del Sahara che al freddo.
Insomma, una serie di ostacoli impegnativi, che possono essere superati solo grazie ad un ottimo allenamento, ma non solo.
Nella nostra chiacchierata abbiamo avuto modo di parlare anche di come la testa e la motivazione, riescono a spingerti oltre e a portare a termine imprese che sembrano irrealizzabili, come può essere attraversare il Deserto Del Gobi in inverno in solitaria in bicicletta.
Come avrete capito, non stiamo parlando dei classici viaggi in bicicletta, ma di una vera e propria sfida con se stessi e i propri limiti.
Ora è ritornato in Italia, ma Omar è rimasto bloccato in Mongolia a causa dei confini chiusi per più di un mese, documentando le sue uscite sul suo profilo Instagram.
“Me ne vado con il cuore ancor più gonfio, pieno dell’amore di questa terra e di questa gente. Se potessi portare a casa un ingrediente sarebbe l’umanità che ho imparato a riscoprire qui.”
Omar Di Felice sul suo profilo al momento della ripartenza dalla Mongolia
E ora che è ritornato in Italia, bolle già qualcosa in pentola? Omar mi ha detto che per ora non ci pensa, ma sono sicuro che lo vedremo presto in sella, con una nuova impresa estrema che ci terrà con il fiato sospeso!
Omar Di Felice non è nuovo ad imprese estreme. Ha attraversato la Artic Highway in inverno con temperature fino a -30° (che lo ha portato a scrivere un libro edito da Rizzoli), l’arrivo a Capo Nord dopo 700km a gennaio e la Trans America nel 2019 per solo citarne alcune!
Non dimenticatevi di seguirlo sui suoi canali social per non perdervi le sue incredibili imprese ultraciclistiche!