Nel paese che ha più biciclette che persone e dove andare in bicicletta è visto come un diritto, alcuni stanno per avere un brusco risveglio.
Da lunedì 1 luglio 2019 infatti su tutto il territorio olandese, chi sarà sorpreso ad utilizzare uno smartphone mentre sta andando in bicicletta, riceverà una multa di 95€. Da oggi quindi in Olanda è vietato usare il cellulare in bicicletta. Andiamo a scoprire le ragioni di questo decreto.
Il nuovo decreto colpisce severamente proprio tutti
Questa nuova legge è parte di un decreto che vuole aumentare la sicurezza di tutti, costringendo chi guida un qualsiasi veicolo a guardare la strada invece del proprio smartphone, videocamera o tablet. Questa legge non colpisce solo i ciclisti, ma inasprisce le multe già presenti su altre categorie che viaggiano in strada. Infatti gli automobilisti o autisti di mezzi pubblici distratti saranno multati di 240€, i motociclisti di 160€ e nemmeno chi guida una sedia elettrica o motorizzata è esente da multe.
“Nella giungla urbana, anche una piccola distrazione può provocare gravi incidenti quindi è importante che tutti tengano le mani ben salde alla guida del proprio mezzo e gli occhi sulla strada” afferma il ministro dei trasporti olandese Cora van Nieuwenhuizen. “Spesso pensiamo di essere multi-tasking nel traffico ma non è così” continua “ed ho un chiaro messaggio per tutti i ciclisti: tenete il vostro telefono e i vostri 95€ nelle tasche”.
Ma non solo in Olanda è vietato usare il cellulare in bicicletta. In altri paesi Europei esistono già multe nei confronti dei ciclisti, come in Germania, Francia e anche in Italia. Ma mai nessuno si era spinto ad una norma così fiscale e severa, con controlli a tappeto.
E l’apripista non poteva che essere l’Olanda che conta, su 17 milioni di persone, più di 23 milioni di biciclette.
Questo è solo uno dei dati che rendono l’Olanda il paese per eccellenza per i ciclisti, scopri gli altri su questo articolo.
Visto l’alto numero di ciclisti e il particolare atteggiamento di avversità alle regole degli Olandesi ad aver costretto il parlamento ad emanare questa legge.

Secondo la polizia olandese, 10 milioni di ciclisti usano la bicicletta e lo smarphone contemporaneamente durante il loro spostamenti. Per ascoltare la musica, telefonare o mandare messaggi. È stato stimato che questo comportamento aumenta del 25% il rischio di incidenti in strada, che provocano decide di morti e centinaia di feriti ogni anno.

“Il problema è visibile a tutti, basta uscire per strada e dare un’occhiata ai ciclisti per vedere quanti utilizzano lo smartphone mentre guidano” afferma il portavoce del ministero dei trasporti Ivar Noordenbos.
“La gente è distratta mentre è alla guida. Lo scopo di questa norma è di ribadire con ancora più forza l’obbligo di tenere gli occhi aperti, mentre si è in strada. E se proprio si vuole effettuare una chiamata o mandare un messaggio, basta fermarsi.”

Insomma, sono state le istituzioni e il governo a promuovere la norma per cui da oggi in Olanda è vietato usare il cellulare in bicicletta.
Alcuni non sono d’accordo altri si
Ma non tutti sono d’accordo con questa legge. Sono molti infatti quelli che affermano che questa sia una norma a sfavore delle categorie deboli sulla strada. “Questo divieto è sbagliato, pericoloso e perverso, perché colpisce i gruppi più vulnerabili, ovvero i ciclisti” afferma Prof Marco De Brömmelstroet direttore dell’Urban Cycling Institute.
Per contro Micheal Kulkens, fondatore di TButterfly, un’associazione che ha fornito lezioni di guida in bicicletta a più di 40.000 bambini in tutta Olanda. Per lui la norma è giusta. Micheal ha creato l’associazione dopo la scomparsa di suo figlio Tommy, morto mentre ascoltava musica al telefono in sella alla propria bicicletta.

“Stava ascoltando una canzone chiamata Butterfly ed è stata l’ultima canzone che ha ascoltato” racconta Micheal Kulkens. “Ha guardato il telefono, non ha visto una macchina ed è stato investito”.
Posso dire a tutti i bambini e genitori che incontro di non utilizzare il telefono. Ma se la legge afferma che non c’è nulla di sbagliato, è davvero difficile dare il buon esempio semplicemente educando. Se i nostri ragazzi sanno che rischiano di pagare una multa, si guarderanno intorno per vedere se ci sono poliziotti. E obbligarli a guardarsi intorno è sempre un’ottima cosa”.
L’iniziativa di legge secondo la quale in Olanda è vietato usare il cellulare in bicicletta ha quindi una forte vocazione popolare. Voi che cosa ne pensate?