È possibile creare una ciclovia dal Moncenio a Trieste, dalla Francia alla Slovenia utilizzando tracciati già presenti sul territorio? AIDA, anagramma di Alta Italia Da Attraversare è un progetto FIAB Onlus nato nel 2016, inserito nella rete Bicitalia riconosciuta dal Ministero dei Trasporti, per collegare le città del nord sfruttando per il 50% itinerari già realizzati: Susa, Torino, Vercelli, Novara, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Pordenone, Udine e Trieste.
Ne ho parlato insieme al giovane ideatore di questa iniziativa, Michele Cremonesi, che mi ha raccontato come è nato e come vuole fare crescere questo progetto.
La cosa che ha suscitato il mio interesse nel progetto AIDA è un’intuizione semplice ma geniale. Perché anziché costruire un tracciato completamente nuovo, non uniamo quelli già esistenti e presenti sul territorio? Chi va in bicicletta infatti lo sa bene: molte volte le ciclabili iniziano oppure finiscono al confine territoriale dei comuni.
Ma chi va in bicicletta sa anche molto bene che questo non ha molto senso.
E visto che la politica non sembra molto intenzionata a trovare una soluzione per connettere queste ciclabili già esistenti, perché non proporre un progetto di raccolta fondi dove ognuno può donare “la parte mancante” per unire le ciclabili?
AIDA inoltre, racconta Michele, offre tantissimi benefici per te e il tuo territorio. Un chilometro di ciclovia genera in media 5 posti di lavoro, oltre a 100.000€ di indotto all’anno (fonte Eurovelo), attrae un turismo responsabile e attento, connette la tua città ad altri percorsi ciclabili e città d’arte, e ti consente splendide gite dal ritmo lento e autentico. Un ritmo che forse abbiamo dimenticato.
Inoltre, AIDA insiste su grandi arterie di ingresso alle città, che possono esserti utili per i tuoi spostamenti casa-lavoro e la sicurezza di ogni giorno. Unire i tracciati esistenti invece che realizzare nuove infrastrutture, soddisfare la domanda ciclo-turistica e la domanda di mobilità locale, ampliare la rete ciclabile nazionale, collegando i beni Unesco… questa è la missione di AIDA.
Cosa significa adottare un KM di Aida?
Adottare un KM di AIDA significa impegnarsi al fianco di FIAB Onlus nelle seguenti azioni:
– Tracciare tutto il percorso con GPS e con una videocamera GARMIN VIRB in grado di scattare fotografie geo-referenziate per mappare il percorso e documentare le criticità.
– Stampare più di 8.000 adesivi segnavia, resistenti al sole e alla pioggia.
– Posare, laddove sia possibile sul percorso, tre tipologie di adesivi in grado di fare da segnavia al ciclista nei due sensi di marcia.
– Prendersi cura per i prossimi tre anni della manutenzione dei segnavia, a cura delle associazioni locali FIAB.
– Sostenere il progetto della Ciclovia sia dal punto di visto comunicativo, sia dal punto di vista della pressione verso le istituzioni locali e nazionali per un suo pieno sviluppo in armonia con le politiche a favore della mobilità ciclabile.
Insomma, una raccolta fondi dal basso per un progetto che può diventare utile per tutti! Una bellissima iniziativa che non può che fare bene al nostro paese. E dare una spinta decisa verso una mobilità più sostenibile e per incentivare il turismo e i viaggi in bicicletta anche in Italia!