Non avevo mai pedalato nelle strade sterrate di campagna oppure su un argine del fiume che non fosse asfaltato. La Far Gravel 2019 di Argenta è stata l’occasione perfetta per provare questo tipo di esperienza.
Per me è stata una prova non indifferente: sia per la lunghezza del percorso (100km) che per la bicicletta utilizzata che per il tipo di superficie. Insomma, il passaggio da scatto fisso a mountain bike è stato davvero un bel cambiamento, che vi racconto con questo video.
La Far Gravel 2019 è un percorso che si snoda tra la provincia di Ferrara, il territorio di Argenta e la provincia di Ravenna. Da qui il nome FAR (Ferrara – Argenta – Ravenna) che in inglese però vuol dire anche “lontano”. Un po’ come il percorso che decidete di fare: potete scegliere tra 50, 100 e 150km.
L’evento inizia nei pressi della piscina comunale di Argenta, tra stand di diversi brand di biciclette, musica dal vivo e buon cibo (e anche birre) che creano una bella atmosfera, rilassata e piacevole. E a questo aggiungete i tantissimi ciclisti dalla chiacchiera facile che a poco a poco iniziano a popolare l’evento. Insomma, il giusto mix che ti fa venire voglia di iniziare a pedalare e buttarti nella mischia!
Buttarsi nella mischia si… ma senza correre. Si, perché la Far Gravel 2019 non è competitiva e non c’è un premio per chi arriva prima. E per me che sono un viaggiatore lento questa è una cosa da non sottovalutare.
Come sapete bene la mia Orangina non è adatta a fare questi percorsi, quindi l’organizzazione mi ha fornito una mountain bike della Bottecchia: sellino comodo, gomme larghe, cambi veloci e sicuri. Ci devo prendere la mano, ma è davvero un’ottima bicicletta.
Dopo aver bevuto la birra e mangiato una piadina con impasto alla zucca (favolosa!) alle 2 siamo pronti, saltiamo in sella e ci inseriamo nel gruppo dei 300 iscritti.
I primi 50km si fanno tutti insieme: sia i meno allenati che faranno il tragitto più breve, che i più tosti che arriveranno al mare. Il tragitto è ben segnato e mi ricorda molto le bike night (inserire link) che ho fatto questa estate solo… che è pomeriggio e siamo nella bassa, quindi il caldo si sente!
Meno male che ci sono i ristori (3 nei primi 50km) che ci rifocillano e dissetano. Mi aspettavo molto più da mangiare (sempre in stile Bike Night) ma forse è perché siamo stati lenti ed avevano già finito parte delle scorte preparate dai ristori! Poco male, si salta di nuovo in sella e si riparte.
Abituarsi a pedalare su sterrati o “single line” in terra battuta non è semplice, soprattutto se come me sei abituato a stare praticamente sempre sull’asfalto! Per non parlare poi di pedalare nei prati con l’erba alta… c’erano alcuni momenti in cui mi chiedevo se ero davvero sul percorso giusto!
Complice la mia lentezza e una bici non mia, siamo arrivati tardi (dopo le 9 per darvi un’idea) ma non prima di:
- Essere arrivati per ultimi a tutti e due gli ultimi ristori
- Aver pedalato con un tramonto spettacolare nel silenzio della bassa Romagnola
- Aver soccorso un ragazzo che aveva bucato e non riusciva a cambiare camera d’aria (senza successo)
- Nel mentre che provavamo a cambiare la camera d’aria abbiamo bucato
All’arrivo ho ricevuto la medaglia in plexiglass (molto carina) che attesta che ho completato la Far Gravel 2019!
Devo dire che l’evento è semplice, carino e della dimensione giusta per il ciclista che si prepara a fare una pedalata in compagnia e perso nella campagna. Perso, ecco un altro appunto. Un plauso va fatto all’organizzazione, che ha posizionato in modo strategico le frecce segnalatrici, tanto che non abbiamo mai sbagliato strada (come è capitato in altri eventi). Quando si tratta di fare anche 100km, una piccola deviazione di 5km può pesare come un macigno (oltre a farti prendere male).
Mi sono proprio divertito durante questa Far Gravel 2019, il mio primo evento in assoluto tutto su strade bianche! Che ne dite, ci vediamo l’anno prossimo?
Questa Far Gravel va ad aggiungersi ad una serie di eventi che ho avuto il piacere di fare quest’estate, come le leggendarie Bike Night…