Il mercato della mobilità urbana è in continua mutazione e l’ultima novità ha un nome e cognome: “electric skateboard”. Sono skateboard alimentati elettricamente e manovrati grazie ad un telecomando remoto. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Come è cambiata la mobilità in città
Se fino agli anni ’70 grazie al boom economico sembrava che tutti dovessero possedere un’automobile privata, oggi la situazione è ben diversa. Il primo cambiamento si è verificato con il bike sharing, che si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo. Poi è stata la volta degli scooter e auto elettriche in sharing. Infine negli ultimi due anni abbiamo visto una progressiva invasione di mezzi elettrici come biciclette e monopattini.
Ma l’ultima novità, che viene dagli USA si chiama electric skateboard.
L’origine di questo mezzo è particolarmente romantica perché non è un prodotto inizialmente pensato per essere commercializzato. È un “concept (molto) indie”, che si è diffuso a partire dalle università americane, dove studenti di ingegneria progettavano i loro prototipi per spostarsi in modo rapido ed economico in città.
La costruzione molto semplice poi, ha aiutato la sua diffusione e la personalizzazione del proprio skate elettrico. Batteria a partire da 450 a 2000 Watt, un telecomando Bluetooth per regolarnee la potenza e il gioco è fatto.
Gli skateboard elettrici hanno trovato linfa vitale sui forum online e i gruppi di Facebook, dove i membri si scambiano consigli su come sviluppare il proprio mezzo in modo autonomo e personalizzato. Un’altra spinta al movimento degli electric skateboard lo ha dato l’onda green che si sta diffondendo in Europa. Sono infatti soprattutto le giovani generazioni che spingono per una mobilità in città sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. E gli skate elettrici sembrano essere una di queste idee per il futuro.
Ho provato lo Strailboard V2 PRO
Tra tutti gli skate elettrici in circolazione ho avuto recentemente la possibilità di provare il modello V2 Pro della Strailboard. Non ero mai salito prima su uno skateboard (se non per provare, con scarsi risultati tra l’altro) tanto meno elettrico. Eppure dopo le prime prove mi sono sentito sicuro nei movimenti, tanto che non sono caduto nemmeno una volta!

Le ruote larghe aiutano molto e tramite il controller remoto è possibile regolare l’accellerazione e il freno dello Strailboard. Non è infatti il genere di skate pensato per fare trick o freestyle. Un Electric Skateboard è pensato per la mobilità. È molto largo e soprattutto è stabile. È molto difficile ribaltarlo vista la sua larghezza. Mi ha dato sicurezza starci sopra e nonostante io non fossi esperto, non mi sono mai sentito in pericolo, cosa che mi succedeva con gli skateboard convenzionali.
La struttura è in compensato e in bambù, che lo rende leggero (pesa poco più di 8kg) e flessibile. La leggerezza è un fattore imprescindibile perché serve ad aumentarne il range di azione che varia da 25 a 30 chilometri. Se lo utilizzate per spostarvi in una città come Milano una carica vi durerà due giorni.

E poi è veloce. Arriva a 40km/h, mentre in modalità ECO non spinge più dei 20 all’ora. Ma ricordiamo che è un prodotto pensato per essere usato in città, quindi i limiti di velocità tutto sommato ci stanno.
Completa il tutto una batteria impermeabile da 30A che recupera energia quando frenate e ricaricabile completamente in circa 3 ore. Potete comprare lo Strailboard V2 PRO e trovare maggiori informazioni sul loro sito.