La mattina di sabato 4 Luglio 2020 mi sono recato in stazione Centrale a Milano armato di bicicletta e di voglia di andare a pedalare in Valtellina, per pedalare lungo l’Adda, da Tirano a Colico. La combo bici + treno in Lombardia per andare a fare uscite di questo tipo è l’ideale. Ti permette di spostarti in modo veloce e sicuro lungo i tanti percorsi ciclo turistici che la regione offre. L’ho utilizzata moltissimo negli ultimi anni e tra alti e bassi, ritardi e treni più o meno sicuri, mi sono sempre trovato abbastanza bene. Ma quello che è successo lo scorso weekend mi ha lasciato veramente senza parole.
La sera prima avevo comprato il mio biglietto, il biglietto per la bicicletta e la prenotazione del posto a sedere, tutto tramite l’app di Trenord. Il mio treno presentava il simbolo della bicicletta accanto al numero del vettore, quindi ero sicuro di poter salire sul treno. E invece…
Giornata perfetta e anche abbastanza fresca per il periodo estivo, già pregustavo una tranquilla pedalata lungo il sentiero Valtellina, ma al mio arrivo in stazione ci viene impedito dal capotreno di salire con le nostre biciclette.
Abbiamo chiesto spiegazioni al capotreno che stava bloccando l’accesso a me e ad un altro gruppo di ciclisti e ci è stato detto che su quel mezzo non ci avrebbe fatto salire e avremmo dovuto aspettare il prossimo. Il treno, di quelli moderni e di ultima generazione non era dotato del “classico” vagone con la rastrelliera per le biciclette in testa al treno. Avendo però un’ampia entrata per salire su ogni vagone, sarebbe stato facile starci, magari divisi in varie aree del treno in modo da non creare assembramenti.
Eppure niente da fare. Avevamo tutto in regola ed eravamo dotati di titoli di viaggio validi e regolarmente acquistati. Eppure nonostante la nostra insistenza per l’assurda situazione, ci è stato vietato di salire sul treno (in modo anche abbastanza arrogante) minacciando guai se ci avessimo provato.
Mentre il treno partiva e ormai rassegnati, sono anche intervenuti alcuni agenti della Polizia Ferroviaria. Ci hanno chiesto spiegazioni e, una volta chiarito cosa stava succedendo, hanno capito le nostre ragioni. La polizia è stata molto gentile ed è andata a fare segnalazione al personale di Trenord presente nella stazione Centrale.

Il personale giunto sul nostro binario si è dimostrato molto più disponibile del capotreno e ci ha indicato il prossimo treno come disponibile e dotato di vagone per il trasporto bici. In realtà noi eravamo ancora basiti dalla situazione: fare bici + treno in Lombardia al weekend è la normalità e non possiamo certo essere i primi che hanno avuto questo problema!
Una volta saliti sul treno e dopo aver giocato a tetris per entrare nel vagone per posizionare le biciclette sulla rastrelliera, siamo stati raggiunti da due responsabili di Trenord per capire cosa era successo.
Ci è stato detto che effettivamente non avevamo colpe. Ma dovevamo sapere che sul sito di Trenord c’è un elenco dei treni adibiti al trasporto biciclette… e come avremmo potuto?!
Attenzione, sull’app di Trenord non c’è traccia di questo elenco!
Quindi noi esattamente, come facevamo a saperlo se abbiamo acquistato tutto dall’app? Come cliente, più che andare sulla app ed acquistare il biglietto per me e per la mia bicicletta e prenotare il posto come da regolamento, come faccio a sapere che devo prima andare a verificare se posso effettivamente salire su quel treno? Mistero.
Ma non è tutto: provate ad immedesimarvi in un turista straniero che si ritrova in questa situazione. Secondo voi gli verrà voglia di tornare fare bici + treno in Lombardia o fare cicloturismo nel nostro paese?
Continuerò a fare bici + treno in Lombardia?
Purtroppo è facile riempirsi la bocca di frasi belle come “mobilità sostenibile” e di “turismo di prossimità”. Come sempre però quando c’è da trasformare le parole in fatti come al solito in Italia ci si ferma sempre alle parole. Farò ancora bici + treno in Lombardia come ho sempre fatto per fare viaggi in bicicletta? Probabilmente si perchè è una delle soluzioni migliori per spostarsi per chi come me non ha la macchina. Sicuramente però dopo questa esperienza non lo farò più in modo felice e spensierato.